|

CCD2018: Cosa si intende per unità narrativa digitale?

1 Leave a comment on paragrafo 1 0 Gli elaborati prodotti dagli studenti con l’aiuto degli insegnanti e dei tutor, se giudicati di qualità sufficientemente elevata, saranno integrati all’interno di una installazione in realtà aumentata. Questo impone alcuni vincoli sul materiale digitale da produrre. Vediamoli.

Formati aperti

2 Leave a comment on paragrafo 2 0 Il materiale deve essere prodotto utilizzando preferibilmente formati aperti. Se non fosse possibile, è accettabile produrlo usando formati o servizi che consentano la sua esportazione in standard aperti e la sua modifica.
Facciamo un paio di esempi.

  1. 3 Leave a comment on paragrafo 3 0
  2. Produrre un video o un brano audio in formato mp3/4 va bene, perché sono formati standard, utilizzabili indifferentemente su qualsiasi piattaforma. Produrre un video in formato Windows Media Video è accettabile, perché esistono prodotti che consentono di convertirlo in formato mp4. Tuttavia, sarà valutato negativamente in quanto il prodotto così com’è non potrebbe essere usato nell’installazione in realtà aumentata.
  3. Una narrazione ipertestuale realizzata su web in html o grazie a un CMS open come WordPress è perfettamente accettabile, in quanto la si può tranquillamente esportare così com’è secondo necessità. Una narrazione realizzata utilizzando uno dei tanti strumenti proprietari di storyboarding presenti su Internet non potrà essere in nessun modo accettata, in quanto vincolerebbe la fruibilità del prodotto all’utilizzo e all’esistenza di quello specifico servizio.
  4. Nel caso di slide ad un file in formato proprietario Powerpoint è preferibile una cartella con le diapositive esportate in formato jpg o un video che mostra l’esecuzione dello slide show.

Diritti

  1. 4 Leave a comment on paragrafo 4 0
  2. Il lavoro non deve contenere in nessun modo materiale sottoposto a copyright. Attenzione che è molto comune l’errore di inserire musica sottoposta a copyright come sottofondo di video.
  3. Il lavoro può contenere materiale che è stato reso disponibile da terzi sotto una licenza Creative Commons. In questo caso è obbligatorio adempiere agli obblighi della licenza. In genere, questo vuol dire semplicemente citare in maniera corretta la fonte.

Fonte:https://www.piazzaeuropa.it/2018/01/13/ccd2018-cosa-si-intende-per-unita-narrativa-digitale/

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: